Castrazione cane

La castrazione è un argomento molto dibattuto tra coloro che possiedono cani, in quanto di tratta di un procedimento che può portare a delle conseguenze, alle quali è bene essere preparati. É, dunque, importante fare un po’ di chiarezza al riguardo, sfatando qualche falso mito e fornendo qualche informazione concreta.

I pro ed i contro della castrazione del cane

Prima di optare per la castrazione del proprio amico a 4 zampe è bene concentrarsi sui vantaggi e gli svantaggi di tale operazione, in modo da attuare una scelta consapevole ed evitare rimpianti in una fase successiva. Bisogna, infatti, ricordare che una volta che il cane è stato castrato non è più possibile tornare indietro e bisogna, quindi, adattarsi al suo nuovo modo di vivere.

Vantaggi

  • miglioramento del comportamento canino, in quanto diminuisce in maniera considerevole il numero degli ormoni. In questo modo, infatti, è possibile intervenire sull’attitudine aggressiva dell’amico peloso, nonché sulla condotta sessuale. Va però specificato che nel caso delle femmine gli effetti non sono molto evidenti, in quanto sono solitamente i maschi ad essere aggressivi;
  • invariabilità degli atteggiamenti affettuosi e giocosi nei confronti del padrone o degli altri cani;
  • prevenzione dal rischio di contrarre eventuali patologie della prostata e dei testicoli, estremamente diffuse negli animali maschi anziani. Nel caso delle femmine la castrazione consente di scansare il pericolo di malattie all’utero, di fastidi dovuti alle perdite quando le cagne sono in calore e della comparsa della gravidanza isterica.

Svantaggi

  • aumento di peso dell’animale, in quanto tale operazione influisce sul metabolismo. Tuttavia, per ovviare a questo problema basta stare attenti all’alimentazione dopo l’operazione;
  • persistenza di problemi emotivi e di ansia di separazione, dovuti da una cattiva educazione;
  • crescita eccessiva dell’animale, che può risultare fastidiosa, soprattutto se lo spazio in casa è poco;
  • possibilità elevate di contrarre l’ipotiroidismo;
  • potenziale comparsa di patologie, come la displasia all’anca e la rottura del legamento crociato cranico, qualora l’operazione venga effettuata prima dei 5 mesi di vita.

Quando castrare il cane?

Per chi decide di castrare il proprio cane è bene sapere che, per attuare tale operazione, è necessario attendere almeno che il cane abbia raggiunto la completa maturità sessuale. Il rischio, infatti, è quello di compromettere il normale sviluppo dell’amico a 4 zampe. A risentirne è soprattutto il sistema immunitario, per tanto, è fondamentale sempre chiedere consiglio al proprio veterinario prima di agire, in quanto i tempi per effettuare l’intervento potrebbero non essere propizi.

La castrazione, nella maggior parte dei casi, corrisponde all’orchiectomia, ossia alla rimozione dei testicoli. Tale intervento non comporta, di norma, effetti collaterali e prevede tempi di recupero davvero rapidi. Infatti, la convalescenza non richiede, tendenzialmente, più di una settimana. Durante tale periodo, tuttavia, è bene sapere che il cane dovrà assumere un antibiotico, in modo da scongiurare eventuali infezioni post-operatorie. Tuttavia, in poco tempo potrà riprendere la propria routine quotidiana, magari con qualche cambiamento per quanto riguarda l’alimentazione, che dovrà essere ancora più bilanciata, così da evitare il rischio di incappare nell’obesità.