L’Orca Assassina: vi ricordate di “Free Willy”?

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Quando si parla di grandi creature che popolano le profondità marine si va subito a pensare ad animali come balene, capodogli oppure narvali.

Ma c’è un altro animale che nuota assieme a loro, sia tra le fredde acque dell’Artico che tra quelle più calde dei tropici, e si tratta dell’orca.

Chiamata più comunemente Orca Assassina, non sono poche le proteste in merito a tale nome e presto vedremo perché, questo maestoso animale è poi rimasto impresso nella mente e nella cultura popolare grazie alla serie di film “Free Willy”.

Capitoli cult di una serie di pellicole degli anni ’90 dove un ragazzo di nome Jesse (Jason James Richter) fa amicizia con un esemplare maschio di orca chiamato Willy (Keiko). Ma perché si dice Orca Assassina? Che tipo di animale è l’orca? Cerchiamo di rispondere a queste e ad altre domande tutti assieme.

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Perché viene chiamata Orca Assassina

Prima di tutto, la parola “orca” deriva dal dio romano ed etrusco “Orco”, temibile sovrano dei regni dell’aldilà mentre per il termine “assassina” si deve fare un salto in avanti nel tempo di qualche centinaio di anni.

Nel Diciottesimo secolo i mari erano solcati anche dai grandi galeoni spagnoli carichi di tesori e dalle baleniere oltre che dai già citati cetacei. Fu proprio l’equipaggio di una baleniera spagnola ad osservare come le orche marine fossero dei predatori organizzati e letali.

Il gruppo di orche stava infatti dando la caccia ad una balena con il suo cucciolo in branco e notarono come, spesso, usassero alcune tecniche abbastanza crudeli e sanguinarie per procurarsi il cibo.

Nonostante questa ferocia ed organizzazione, l’orca è e rimane comunque un animale molto intelligente ed il fatto che comunichi attraverso una sorta di “dialetto” e sia in grado di mangiare le esche delle trappole senza rimanerne impigliata sono delle prove lampanti.

Che cosa mangia di solito l’orca

Principalmente l’orca si nutre di pesci, foche, pinguini ed altri cetacei anche più grandi di lei, come già visto prima nel caso delle balene, ma non sono rari i casi in cui si mangi un suo simile.

I casi di aggressione nei confronti dell’uomo, al contrario, sono veramente pochi e la maggior parte di essi si è verificata in condizioni di cattività visto che l’orca, stretta e compressa in un piccolo spazio assieme ad altri animali, si è stressata ed innervosita sviluppando dunque degli atteggiamenti aggressivi.

L’orca in breve

Si tratta di uno dei più grandi delfini oceanici e, nel caso degli esemplari maschi, può raggiungere fino a ben 9 metri di lunghezza per un peso di 5,5 tonnellate.

Con colori bianchi e neri, l’orca è poi un predatore estremamente agile con una discreta velocità di navigazione unita alla capacità di immergersi fino a circa 1.000 metri di profondità (l’apnea può durare anche 20 minuti).

L’orca poi, tendenzialmente si sposta in piccoli branchi di una decina di esemplari, ha anche una vita che può durare fino ai 50 anni. Principalmente si divide in tre tipi quali Orche di Passaggio, Orche Residenti ed Orche Marittime.